Ricordo un giorno in cui non ero molto felice e mi sentivo spiazzata con le spalle al muro,
mio padre entrando in camera, senza bussare, vide che stavo piangendo.
Si avvicinò a me, e con premura mi abbracciò e mi disse:
<< Non preoccuparti, questa è la vita!
Oggi ti senti così, affranta dai problemi
e stanca di non essere abbastanza,
nonostante tu ci metta tutta te stessa.
Devi sempre ricordare,
soprattutto in momenti bui come questi
che domani andrà tutto bene e che non sarà la fine! >>
E continuò a dirmi:
<< Devi sapere che la vita è come una scala di Wall Street,
sempre in perenne oscillazione.
Oggi sei sdraiata a terra domani sarai sulle stelle,
e sarai tu la più brillante !!! >>
Ricordo le sue parole, ed oggi mi sembra come se lui mi avesse predetto
quello che effettivamente è accaduto fino ad ora.
Neanche un mese fa c'ero io sulle stelle, non ero ancora la più brillante, ma ambivo a diventarlo.
Potevo tutto, non avevo più il costante pensiero che affligge gran parte di noi,
che è quello che arrivare a fine mese per i più sfortunati, o quello del poter fare per i "mediocri",
e quello di poter scegliere ogni giorno per i più fortunati.
Avevo i mezzi, gli strumenti, avevo la chiave.
In quel breve periodo, della durata di all'incirca 6 mesi, la mia vita era completamente cambiata.
In giorno qualunque ero finalmente sulle stelle,
forse per fortuna e di certo non per meritocrazia, ma io c'ero ed ero veramente felice.
E poi, quando meno me lo aspettavo tutto è di nuovo cambiato, ahimè in modo negativo.
Da stella brillante sono diventata una stella cadente.
Ed ora di nuovo a terra mi rialzo, con le ferite e il cuore in gola, come ieri rincomincio a combattere.
Come gran parte di noi qui sulla terra.
Beh mio padre aveva ragione, in quelle parole. E sicuramente non è la fine, come lui mi disse.
Oggi i miei occhi non brillano come ieri, ma questo non significa che domani sarò di nuovo io la stella più brillante.