THENEVERENDINGTRIPGRAZIECOV - Parte II




Con il cuore e la mente ancora a Bourbon Street, mi avvio sconsolato alla ricerca di notizie.

Al desk informazioni, fatta eccezione per una coppia di Ucraini, si sente parlare solo italiano. E’ una differente umanità quella che cerca di risolvere l’impensabile. Tutti che vogliono tornare a casa e cercano informazioni, alcuni molto preoccupati chiusi in un mutismo di coda, altri che straparlano, altri confusi e spaesati non essendo padroni della lingua turca ne tantomeno inglese.
Si fa una fila, tra battutine ed opinioni, tra il rincorrersi di notizie e di allarmismo. C’è il ragazzo che parla e parla, mi ricorda il Furio di Verdone, non fisicamente, ma nei modi, nelle frasi che dice, di come lo dice. Parla con un rappresentante della FIGC che era in trasferta nel sud della Turchia per delle partite. Al mio fianco una ragazza dell’est, diretta a Roma, bella e taciturna, solo poche battute. In tutto questo, il colpo di genio della vita, colei che entra per sbaglio in un vicolo cieco. Una suora, sui 65 anni credo, alta non più di un metro e cinquanta, non parla turco, inglese neanche a dirlo e il ragazzo Furio che si offre da traduttore. La Suora non era dei nostri. Nel senso che non aveva il volo cancellato. Lei aveva perso il volo della mattina che era volato regolarmente e adesso era indifesa ed inerme in terra straniera con la sola consolazione della voce del Signore, peraltro anch’esso straniero qui!
In ogni modo, mercanteggio ed ottengo un volo per Bologna il 1 marzo alle 9:00
Cazzo se mi è andata di culo penso, dovevo arrivare a Roma adesso arrivo a Bologna e l’albergo e la cena me li pagano loro. Bene dai.
Ringrazio, saluto, vado via per raggiungere il desk Hotel all’uscita dell’aeroporto per riscattare la notte in albergo.
Dopo circa una mezz’oretta mi ritrovo su un pulmino in direzione albergo, stonato ancora dal jet lag ma almeno rinfrancato dalla buona notizia. Purtroppo senza bagaglio che non ho potuto ritirare ma che hanno spostato dal volo per Roma a quello per Bologna.

Dopo circa 45 minuti di tragitto arrivo in albergo, esplico i riti liturgici del check in e delle informazioni sui transfer e vado in camera per una riunione di gabinetto. Le cose brutte accadono quando sei seduto sulla tazza...sempre! O almeno mi capita spesso.
Notifica sul cellulare.

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NO CAZZO!!! Il volo per Bologna cancellato. Mi ricompongo, scendo nella lobby e trovo altri compagni di sventura che parlano con la receptionist. L’albergo è in contatto con la Turkish Airlines quindi stanno cercando di capire cosa sia successo. Poi la risposta arriva. Tutti i voli per l’Italia cancellati. Sentirsi appestati in terra straniera….non consigliato!
Ci dicono di attendere, nel frattempo si va a Mangiare qualcosa.

C’è calca alla reception. Siamo in 6 italiani in cerca di risposte ed una famiglia di Cileni che deve arrivare a Roma per un pellegrinaggio. Me ne curo relativamente, ho bisogno di risposte tutte mie. Arrivano, alla spicciolata ma arrivano. Ci si paventa un volo per Ginevra, ma bisogna aspettare, in fondo l’ora ormai è tarda e le risposte non sono agili nell’arrivare.
Si scambiano battute, si fanno previsioni. Passano ore nelle attese fatte di rimandi di dieci minuti in dieci minuti. Forse c’è Ginevra, i 5 accettano, la receptionist comunica i dati al telefono mentre in me martella la domanda delle domande. Ma che cazzo ci vado a fare a Ginevra, per altro in Svizzera quindi fuori dalla UE?

E’ il mio turno.
Confermiamo Ginevra anche per lei?
Non esito nemmeno un attimo, Monaco di Baviera signurì! Voglio andare in Germania!
Arrivare in Germania, in uno dei maggiori aeroporti europei, per me faceva assolutamente la differenza. Ed in effetti in tempo zero mi dicono che c’è posto e che il volo è alle 13:00 circa. Purtroppo non so ancora del bagaglio e quindi tocca andare in aeroporto abbastanza presto per capire come fare. Sono ormai le 2 di notte, non dormo per il fuso orario, in effetti sono fuso io, in una settimana passato dal mio orario italiano, una notte turca a +2, 6 notti americane a -7 (-9 turche) per ritornare a +2. Sono sfatto ma non dormo. Però in compenso puzzo e quindi doccia e sdraiato.
Alle 3 di notte squilla il telefono. Il terrore mi assale, ma era solo per confermare il transfer gratuito alle ore 9.
Alle ore 8, dopo aver dormito circa 2 ore, la sveglia mi ricorda che è ora di andare. Mi vesto, ma i vestiti sono già andanti. Colazione turca e via verso l’aeroporto. Non ho molto tempo, devo verificare per il bagaglio. Faccio la fila al banco check-in, è lunga, ma io ho una situazione particolare, quindi chiedo se stessi facendo la cosa giusta e mi invitano a rivolgermi ad un surveyor. Abbandono la fila, giro l’angolo del banco accettazione F, Lo vedo, solo, tutto per me. 5 minuti, tutto risolto, bagaglio a Monaco di Baviera e biglietto in mano.

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Che sia una svolta? Non lo so, ma almeno sono un pò sollevato!
Ma ho il terrore che avanza sotto forma di ascella pezzata!!

To Be Continued….

Theneverendingtripgraziecov - Parte I




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