Rockstar delle insicurezze

Buona sera a tutti,
Scrivo dal letto in ripresa a una serata di vizi che mi sono concesso in maniera eccessiv.
Quello stato di hangover che caratterizza tutti i ragazzi a fine serata.
Allora tra il mal di testa e crampi allo stomaco mi chiedo perché sia necessario questo per divertirsi e perché ci dobbiamo sempre spingere al limite solo con cose obiettivamente dannose e mai per cose costruttive.
Un autolesionismo come quello delle rockstar, perché tutti sognano la loro vita e cercano di emularla, solo negli aspetti peggiori.
Purtroppo non riesco a trovare una risposta a questo quesito, ma da ogni esperienza che vivo traggo ispirazione e riesco a riportarla su carta.
So solo che non ne vale la pena e non andrebbe fatto, ma non voglio fare prediche da padre di famiglia, solo esporre un mio pensiero riguardo una droga legalizzata.
Con questa canzone chiuderò il progetto “Entrata forzata” dopodiché si procederà col master del disco.
Spero vi piaccia e che possa far capire che non è necessario ridursi a straccio per passare una bella serata e che tutto ha una conseguenza.

“Rockstar delle incertezze”

“Tu pensi possa amarti
Non penso ce la faccia
Pensieri troppo marci
Per metterci la faccia
Non sono cattivo
Ma tengo le distanze
Riuscirò ad aprirmi
Solo sotto i ferri
La vita spesa a danneggiarmi
Ora devo pagarne
Conseguenze troppo grandi
Da divorarmi i nervi
Mal di testa e conati
Vomito solo la bile
L’odio che mi uccide
E cambio connotati
Divento qualcun altro ogni weekend
Autolesionismo come rock glam
È una vita da rockstar ma solo nella brutta fine
Non c’è bene che vince il cattivo che sorride della fine che ci uccide

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Foto di mia proprietà

La vita dietro al monitor mi opprime
Così mi rifugio in alcol e pastiglie
Esagero le dosi in preda all’ansia
Poi da solo a vomitare nella strada
Alle 5 di mattina dopo 7 Moscow mule
Che laceran la pancia
Hangover hanglover sognando una Range Rover
Mentre una geisha mi cura le ferite il dolore atroce
Porto questa croce non ho una bella voce
Solo una bella faccia con cui aprono le cosce
E antidepressivi ad addolcire una vita monodose

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Foto di mia proprietà

Prendo forza
Solo uno dopo un altro un altro ancora
Non ho pensieri ne problemi
Giorni neri diventano leggeri
L’unico pensiero è arrivare vivo a casa
Non far preoccupare mamma
Non svegliarla
Così spengo le sinapsi
Spengo la serata in questo taxi
Chiudo la serata con la faccia dentro il cesso e mi prometto di non ricascarci
Ma alla fine ci ricasco nel tunnel dello stato
Dell’alcol non è mica una droga e siamo punto e a capo
Siamo punto e a capo”

Bevete con moderazione e non guidate MAI se avete bevuto, non ne vale la pena.

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