La prateria è immersa nella foschia.
Si sente nel silenzio del mattino solo la voce dell'erba, mossa da un leggerissima brezza. È quel momento immobile dell' alba, quando sembra che non ci sia vita, attimi eterni, dove tutto è fermo.
Tra l' erba si muove un minuscolo topino.
L'attimo è fuggito.
La luce l'ha svegliato, ed è in cerca di cibo per i suoi piccoli.
I primi raggi del sole cominciano a farsi largo e il loro calore scalda i fitti fili d'erba. La vita riprende e in lontananza si vede avanzare un gruppo di cavalli.
Sono fieri nella loro andatura. Sicuri della loro forza. Il vento gioca con le loro criniere. Sono esseri liberi, non sono come i loro fratelli che l'uomo ha rinchiuso nei recinti. Non sentiranno mai il peso di una sella e il dolore del morso dentro le loro bocche. Nulla e nessuno li obbligherà a fare ciò che non vogliono. L'istinto è la loro unica guida.
Il vento sussurra consigli saggi: quando hanno fame mangiano, quando sorge l'oscurità si abbandonano all'oblio del sonno, vivendo, comunque, attraverso i loro sogni. Per questo mai smettono di vivere, quel sogno continua alla luce del sole. Non esiste la differenza tra sogno e realtà.
Questo è il loro segreto di Libertà.