Re: Paese che vai usanza che trovi

Raccolgo la sfida lanciata da @misia1979 riguardo alle disgressioni linguistiche e dialettali o alle storpiature della nostra lingua, che caratterizzano il territorio in cui viviamo.
Nel suo post, si fa riferimento a modi di dire che caratterizzano un determinato territorio, ma che non sono corretti in lingua italiana.
Insomma, si capisce la provenienza di chi pronuncia certe frasi, proprio da queste precise storpiature.


PIAZZA_CAVOUR_RIMINI.jpg
Piazza Cavour a Rimini
Immagine Creative Common 4.0 - Fonte: Wikimedia
Autore: Gabry1612


Esistono errori grammaticali anche in Romagna...

Alcune di questi sono peculiari di provincie ben precise del nostro territorio, e che mi fanno capire da dove viene una persona, proprio perché nella mia provincia non si dice.

Ecco alcuni esempi:

ANDARE A CASA

Quando abbiamo finito la nostra giornata lavorativa, oppure abbiamo terminato una serata ed è ora di rincasare, se siete in compagnia di un romagnolo, è possibile che sentiate dire:

  • Ciao a tutti! io MI VADO A CASA

oppure

  • non vedo l'ora di ANDARMI a casa!

Questo errore è ricorrente nelle provincia di Forlì-Cesena.

RIMANENZE

Mettiamo caso che andate in un qualsiasi negozio e chiedete un preciso oggetto:

  • Buonasera! Sarei interessato ad una camicia azzurra di questo modello
  • Mi dispiace, ma di questo modello HO RIMASTO solo il colore bianco.

Altro esempio:

  • Vorrei un caffè e una brioche alla crema
  • Mi dispiace ma HO RIMASTO solo brioche al cioccolato

Altro modo di dire caratteristico della provincia di Forlì-Cesena.

ACCENTI

Solo un orecchio allenato può riconoscere la provenienza del romagnolo a seconda dell'accento. Molto spesso la cadenza romagnola, viene confusa col bolognese.
A questo proposito, fate molta attenzione:
Se volete scherzare con un romagnolo e imitate il suo accento, ma vi esce la cadenza bolognese alla Andrea Roncato, potrebbe esserci un incidente diplomatico!!!

Eppure ci sono caratteristiche che contraddistinguono, le provincie, se non addirittura i comuni.
Avete presente come parla Arrigo Sacchi? Ex CT della nazionale italiana di calcio, nonché ex allenatore del Milan?
La sua E quando pronunciava RobErto Baggio è caratteristiche delle zone di Ravenna ma anche Forlì, mentre scendendo verso Rimini, quella E, diventa molto meno marcata...
Io addirittura riesco a capire se uno viene da Santarcangelo di Romanga, dove si parla un romagnolo del tutto diverso da Rimini, seppur a pochissimi chilometri di distanza.

UN VALLO

Ecco invece un modo di dire più ricorrente nella mia zona.
Secondo l'enciclopedia Treccani, la definizione di Vallo è la seguente:

Presso gli antichi Romani, la palizzata o lo stecconato di legno piantato al disopra e a rinforzo di un aggere difensivo [...]

Quando dobbiamo indicare qualcosa in grande quantità, usiamo questa parola, evidentemente in maniera impropria in italiano.

  • Ieri sera sei stato al concerto? quanta gente c'era?
  • Un Vallo!!! era pieno zeppo|

oppure:

  • Complimenti! sei dimagrito...hai perso un vallo di chili!

oppure!

  • I curatori oggi avranno molto lavoro...sono stati pubblicati un vallo di post!

SFUGNIZZO

Questa è una parola, che non credo sia contenuta nel vocabolario italiano. Non è un termine riconducibile al napoletano Sgugnizzo, ma ha tutt'altro significato.
Si usa per identificare situazioni confusionarie o caotiche, magari generate da un individuo con idee poco chiare.

  • Ha fatto un gran sfugnizzo, ma alla fine è riuscito a risolvere il problema.

probabilmente può essere sinonimo di casino, nell'accezione di confusione.

Ancora una volta, concludo il post con la consapevolezza di essermi dimenticato tanti altri aspetti...chissà, magari ci sarà una terza puntata...



mondodidave73000218.jpg

H2
H3
H4
3 columns
2 columns
1 column
Join the conversation now
Logo
Center