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Per gli studiosi e intenditori del fumetto, c'è una differenza tra un primo e un secondo Magnus. Inizialmente doveva comporre, fare in fretta partorendo storie tali da attrarre l 'attenzione del pubblico. Comporre e scrivere benissimo ma sempre in fretta. Poi si prende tutti gli spazi e i tempi di cui ha bisogno. Ma lui cerca la perfezione e, occorrerà tanto tempo per pensare a come scrivere le sue pagine che poi furono piene di dettagli, di dovizie di particolari e attribuiva a ciascuno la sua storia e la sua funzione. Dissero di lui amici e collaboratori, che rendeva tutti gli scritti troppo ricchi, troppo studiati per poter essere apprezzati senza un iter. Lui era fortemente convinto che il personaggio è formato da dettagli che lo fanno emergere e gli rendono possibile calamitare l'attenzione dell'utente senza distrarlo dalle avventure di quel personaggio. Il pubblico potrà cosi' venire a conoscenza di una moltitudine di soggetti presenti nella fumettistica , ma cercherà lui, perché tutti i suoi particolari anche quelli che lo rendevano invisibile o che non si notavano componevano le scene e l'atmosfera. Magnus lavorava molto anche sulle cesellature delle vignette cercando la perfezione che però se arriva spegne la genialità.