Il sonno non si presentò prima di un paio d'ore. Mentre Jacob si dimenava tra le coperte, non riusciva a smettere di pensare. Non tanto a quella figura divina ritrovata tra le nevi. Quanto all'espressione del suo team di fronte a quelle immagini. Era tutto vero ! Ora le domande si presentavano davanti i suoi occhi annebbiati dalla confusione, ed erano molteplici. Per quale motivo questa creatura è caduta qui ? Cosa può essergli accaduto ? Domande che esigevano una risposta e che, forse, non l'avranno mai. Gli occhi si chiusero per sfinimento, e Jacob crollò in un sonno inquieto.
L'indomani il risveglio fu sereno, finchè la sua mente non ricordò dove era e perchè. Jacob si ricompose, dopo una breve colazione prese le sue cose, si coprì con diversi strati di indumenti e si recò verso la tenda dove il gruppo lo aspettava per il primo giorno di pianificazione.
''Là fuori c'è una spiegazione a tutto questo ed io la troverò.''
-Buongiorno a tutti, passerò direttamente al dunque, evitando ulteriori commenti futili sul ritrovamento. Il nostro compito è semplice. Scaviamo con delicatezza fino ad arrivare all'anomalia, isoliamola e preleviamo dei campioni, successivamente trarremo nuove conclusioni. Muoviamoci per gradi. Amanda la prima parte spetta a te.-
-Ricevuto.- risposte ''Lady snow''.
-Bene. Adam, una volta raggiunto il punto in questione tu ti accerterai che gli agenti patogeni non possano in qualche modo corrompere il corpo dell'angelo. Questa è forse la parte più delicata, e chiaramente più complessa. Se sei qui è per le tue capacità, quindi mi fido di te.-
-Ci penso io Jacob!-
-Per quanto riguarda Noemi, sarai il mio braccio destro, ho bisogno di qualcuno che sappia contraddirmi, se hai qualche obiezione fammela presente. Tutto chiaro ? Diamoci da fare...-
In un baleno in membri della spedizione si voltarono e presero strade diverse, Jacob ebbe una sensazione di conforto nel vedere che i ragazzi che erano stati assegnati alla missione rispettavano le sue aspettative. Ma fino a che punto avrebbero mantenuto i nervi saldi ? Non era una semplice ricerca di routine.
Step 1, il ghiaccio non è più un problema.
Dopo qualche ora Amanda Leen si presentò nella tenda al cospetto di Jacob e Gustav.
-Direi che il ghiaccio non è più un problema. I lavori sono terminati da poco, abbiamo messo in sicurezza ed illuminato il passaggio. Ora possiamo raggiungere l'angelo.- concluse con un accenno di sorriso compiaciuto.
-Ah un ultima cosa. Quasi mi vergogno a dirlo. Durante gli scavi i ragazzi hanno affermato di sentire un flebile musica nella loro testa, accompagnata da una sensazione di tepore. Il freddo gioca brutti scherzi a queste temperature !-
Jacob si portò la mano al mento, e subito dopo scrollò la testa.
-Pensiamo alla missione e non facciamoci coinvolgere troppo da ciò che la circonda, ottimo lavoro Amanda.-
L'antropologo non sembrava vacillare pubblicamente anche se dentro di lui, come del resto tutto il gruppo, era in agitazione. Doveva comunque emanare sicurezza visto il ruolo che ricopriva in questa spedizione. Era possibile che l'angelo avesse influenza nella mente di chi si avvicinava a lui ? La fede che da piccolo si era attaccata a lui tramite la madre, lo rendeva suscettibile a questi misticismi. Non poteva essere una semplice suggestione, c'era qualcosa di più.
Step 2, Il corpo è al sicuro.
Adam si bloccò davanti alla voragine artificiale scavata nel ghiaccio, fece un sospiro e si addentrò all'interno della caverna. Aiutandosi con le mani tramite i cordoni laterali che indicavano la strada. Il freddo si fece ancora più secco e pungente, ma le emozioni lo contrastavano rendendolo impercettibile. Ad ogni passo il cuore batteva ancor più forte, fino alla stanza finale. Era lì. Disteso su un letto di fitto ghiaccio ancora interamente coperto, il corpo della creatura di Dio. Un espressione sofferente stampata in viso. Il biologo distolse lo sguardo e lo rivolse ad Amanda che lo aspettava.
-Incredibile vero?- disse lei.
-Sono qui per fare il mio lavoro Amanda non per commentare, anche perchè non saprei cosa dire...Ho bisogno di estrarre un piccolo campione, può liberare almeno un dito dal ghiaccio?-
-Certo provvediamo subito.-
Entrambi non riuscivano a guardare più di qualche istante la salma. Le mani tremavano ad ogni sussulto della caverna ghiacciata, ma il lavoro procedeva a gonfie vele.
Adam sbucò all'esterno e si diresse verso la tenda con il campione di tessuti in mano.
-Eccoci qui, ora non ci resta che effettuare i test per capire se possiamo liberare del tutto il corpo. Poi successivamente procederò con la mappatura del DNA, ma bisognerà attendere molto di più.-
Il volto del biologo era bianco come la neve. Jacob dopo qualche minuto si avvicinò a lui ponendogli una mano sulla spalla.
-Ottimo lavoro Adam, riesci già a darmi qualche risultato?-
-Il corpo è al sicuro.- rispose.
Step 3, Cappella Sistina.
-Se avessi potuto scommettere un singolo dollaro sul completamento della prima parte dell'operazione con questa tempistica...beh, non l'avrei mai fatto! Complimenti vivissimi a tutti i ragazzi. Il Corpo è libero ed isolato, ora, in attesa di ulteriori esami andrò ad analizzare di persona il sito. Appena possibile ci riuniremo qui come al solito, ora concedetevi un po di riposo. Sono sbalordito dal vostro impegno !- concluse il breve meeting Jacob.
Doveva ostentare tranquillità e fiducia verso i suo compagni ancora una volta, una piccola parte era stata affrontata, ma il percorso era ancora lungo e tortuoso. Ben altre problematiche stavano per affiorare. Jacob lo sapeva, era il suo istinto a dirglielo, o magari qualcos'altro.
Uscendo dalla tenda l'antropologo rimase di stucco notando che un gruppo di figure in lontananza lo attendevano a ridosso dell'entrata della caverna. Si avvicinò, e quando le ombre furono riconoscibili il suo stupore aumentò. Disposti in fila lungo il percorso, erano presenti circa una ventina tra vescovi, cardinali ed altre figure della Corte Pontificia scortati dai servizi segreti. Il suo passo non si arrestò, e mentre proseguiva il cammino, notò che ognuno di loro si limitava a rivolgergli un cenno di approvazione con un forzato sorriso stampato in volto. '' Hanno paura.'' pensò.
La lunga camminata proseguì all'interno, Jacob voleva visitare il corpo di persona prima di consultarsi con Noemi e chi di dovere.
Affrontò il percorso con la testa china sul ghiaccio. Fino a quando si rese conto di essere arrivato a destinazione. Alzo lo sguardo lentamente e lo vide. Come chi prima di lui, il cuore palpitava incessantemente, e dopo un attimo di esitazione si avvicinò. Si soffermò inizialmente sulla posa del corpo, giaceva disteso con le braccia allargate che pendevano lateralmente, la testa era inclinata e sembrava fissarlo con occhi impassibili. La spada era poco distante, si chinò su di essa, e notò che era decorata con minuscoli caratteri. Fece un passo verso il corpo, poi un altro ancora. L'istinto fu quello di allungare la mano e toccare a sua volta quella dell'angelo. Nel breve istante che precedeva lo sfiorarsi delle mani, una luce animò i caratteri della spada dorata.
L'uomo ed il divino, ancora una volta, come l'affresco di Michelangelo Buonarroti nella Cappella Sistina. Quel lungo interminabile incontro di corpi finì. Jacob cadde a terra con occhi di fuoco. Che lentamente si spensero e si richiusero. Dopo la luce, il buio.
By Frask14
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