Manna - CAPITOLO 2 -
Jacob Misa era nato nel Massachusetts. All'età di 5 anni perse il padre per una grave malattia, così venne cresciuto dalla madre Hanna. Quest'ultima riusciva a conciliare lavoro ed educazione per il figlio con fare meticoloso, non faceva mancare mai nulla al suo ragazzo, anche se questo le costava sforzi fisici ed economici. Non si era mai risposata. Ogni domenica i due non mancavano mai all'appuntamento della messa domenicale nella vicina chiesa del quartiere. Per questo motivo Jacob era cresciuto con ferrei principi, anche se spesso, crescendo, la sua devozione vacillava. Ciò non lo allontanò mai nel tutto dalla chiesa in cui ogni domenica continuava a recarsi, in ricordo della madre ormai defunta, quel tragitto era come averla ancora al suo fianco...
Sala Principale del Complesso, 4 Gennaio
Angelo, quel termine surreale aveva fatto rabbrividire tutti i presenti alla riunione. A Jacob balenò in testa il pensiero che fosse tutta una farsa. Ma di fronte ai Servizi Segreti come poteva esserlo? Sopraggiunse poi un'immensa curiosità che inondo la sua mente, doveva saperne di più. Ora la sua unica preoccupazione riguardava il perchè doveva essere lui a gestire la spedizione verso il ghiacciaio, e come mai fosse stato scelto per monitorare e guidare il gruppo. Era preferibile qualcuno che già era a conoscenza della missione. Si fece coraggio e prese la parola, sapeva che d'ora in avanti la patata bollente spettava a lui.
-Signori Buongiorno, non vi nascondo il mio stupore di fronte a questa scoperta, ma non posso esimermi dal ruolo che mi è stato assegnato. Mi chiamo Jacob Misa guiderò lo studio e la ricerca sul soggetto ritrovato tra i ghiacci. Non sappiamo cosa ci aspetta, ma sono fiducioso che ognuno di voi sia stato scelto accuratamente, dunque sono certo delle vostre competenze in merito. Mettiamoci al lavoro.-
Prima che Jacob riuscisse a concludere il discorso, l'uomo che aveva dato inizio alla riunione ,andandosene, passo un biglietto tra le mani dell'antropologo.
'' Partenza per il sito, ore 16:00''.
Qualche ora separava il team dalla partenza verso il sito innevato a qualche chilometro a nord di Nuuk. Nessuno fiatò all'interno della sala, solamente Jacob. Forse era meglio così, era riuscito ad evitare qualche domanda scomoda a cui ovviamente non avrebbe potuto rispondere. Al ritorno in stanza si aspettava un qualche tipo di rapporto sulla scrivania invece non trovò nulla. Per un attimo Jacob venne attirato dal letto della sua stanza come una calamita, ma non cedette e pensò bene di andare a conoscere personalmente ogni membro della squadra, che ne frattempo si era riunita per un caffè nella stanza affianco.
-Ne posso avere uno anch'io?-
-Certamente Signor Misa.- rispose la giovane Noemi Simmons.
-Noi ci conosciamo già, ma non ho avuto il piacere di presentarmi di persona agli altri membri.-
-Molto piacere, Adam Vier biologo dell'università di New York.-
-Ed io sono Amanda Leen, potete chiamarmi Lady Snow mi occuperò degli scavi nel ghiaccio, il gelo è il mio habitat preferito !-
-Bene era doveroso fare la vostra conoscenza, non vi nego che sono molto agitato e curioso, e spero che presto saremo in grado di dare una risposta plausibile a tutto ciò.-
Ore 16:00, Inizia la missione
Il gruppo preparò le strumentazioni e si recò al punto di ritrovo, scortati da una manciata di agenti e militari. Il viaggio proseguì prima in auto poi a bordo dei mezzi cingolati che permettevano di attraversare la landa gelata. Notarono, giunti nei pressi della meta, un recinto con simboli di pericolo gialli, sorvegliati ogni due o tre metri da militari in assetto da guerra. Si percepiva, guardando oltre il vetro del mezzo, che la situazione era seria.
Ad accoglierli un uomo basso e totalmente coperto indumenti di pelliccia si avvicinava al gruppo, doveva essere senza dubbio il signor Gustav.
-Benvenuti a tutti, seguitemi prego, inizieremo con uno sguardo al radar nella tenda, così da rendervi conto della posizione dell'anomalia. Ah, quasi dimenticavo, sulla vostra sinistra vedrete una piccola struttura, là sono i vostri alloggi per i restanti giorni della spedizione, non preoccupatevi avrete riscaldamento e non sentirete la mancanza di casa.-
-Mi sta dicendo che dormiremo qui?- sbottò il biologo.
-Purtroppo non vi sarà permesso uscire dal sito fino a nuovi ordini, mi spiace.-
Appena entrati nella tenda invasa da strumenti di ogni tipo, Gustav fece cadere il suo copricapo ed il cappotto.
-Dunque avrete un breve rapporto sulla missione in questo momento, mettetevi comodi per quanto potete.-
-Come sapete c'è un essere all'interno della calotta poco più avanti, sotterrato da metri di ghiaccio. Inizio col dirvi che è stato stimato che l'Angelo in questione si trovi li da circa 600 anni. Come potete immaginare ci sono state fornite le migliori attrezzature del globo per la rilevazione, quindi i dati sono corretti.-
-Sicuramente tramite gli strati di ghiaccio è possibile datare il secolo esatto di collocazione dell'Angelo, su questo non c'è dubbio.- precisò Amanda.-
-Proseguo mostrandovi le immagini in 3D del corpo, le forme, le ali e tutto il resto, non lasciano perplessità. Guardate voi stessi.-
Gustav si fece da parte e sul monitor apparve l'immagine. Una figura alta, bionda, senza sesso, giaceva sommersa nel ghiaccio. Una parte delle ali era intatta, mentre la parte inferiore annerita, come bruciata. Ma un dettaglio risaltò all'occhio di Jacob...
-Un attimo, ma quella è una ferita da arma da taglio !!-
-Non le sfugge niente.- rispose l'uomo barbuto.
-Come potete vedere al suo fianco c'è una spada dorata, e sul ventre scolpito vi è una profonda lacerazione. Probabilmente c'è stata una battaglia, ed il nostro amico ne è uscito sconfitto. Siete qui per scoprirlo.-
By Frask14
Fonte Foto 1