Il Bianco - CAPITOLO 1 - Controllo

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CAPITOLO 1 Controllo

Mosca, Anno 2086

Un tuono risuonò nella stanza, le finestre tremarono, Igor si alzò di scatto. Non fu il temporale a rovinargli il sonno , ma il classico incubo. Igor Rovary era un biologo russo, conclusi gli studi collaborò con i migliori ricercatori russi e cinesi nel campo medico, forte di una spiccata formazione e una brillante mente. L'obbiettivo era istruire le cellule a combattere e limitare il cancro. Gli studi però non arrivarono mai a conclusione, ma vennero interrotti dalla scoperta che cambiò il mondo. Il gene Emme venne così risvegliato, quasi per caso. Le cellule sollecitate tramite uno specifico siero cambiavano la loro conformazione, il DNA ne veniva modificato , favorendo la nascita di doti incredibili al soggetto.

Igor face colazione ad occhi chiusi, e nel mentre ripassava tutti i concetti fondamentali da esporre alla riunione che si sarebbe svolta tra qualche ora. Domò il capello arruffato, si sciacquò il viso e si fece coraggio. Giacca, camicia, cravatta e dataled alla mano, si avviò verso la sua vettura elettrica.

Ore 10:00 la riunione ha inizio.

-Signori, buongiorno - aprì il dibattito la dottoressa Miriam Renkova.
-Negli anni successivi alla scoperta genetica che ha rivoluzionato il nostro modo di vivere, molte cose sono cambiate e molte dovranno cambiare. Siamo qui riuniti con i principali capi di stato per fronteggiare una nuova era del genere umano. Inizialmente il gene Emme è stato accolto con stupore dagli scienziati del globo, noi tutti credevamo però che la sua evoluzione sarebbe stata lenta, ma ci sbagliavamo. I soggetti Awakened comprendono solo il 0,01 % della popolazione mondiale. Questo dato associato alla presunta lentezza della mutazione non ci spaventava. In questi 7 anni molti fattori hanno contribuito alla creazione del protocollo Controllo. L'obbiettivo primario sarà quello di , limitare e appunto controllare, le attività del gene e dei suoi fortunati portatori. Confido in una adeguata segretezza del caso e sono certa che riusciremo a ridurre i timori dei cittadini comuni. Cedo la parola al nostro biologo Igor Rovary.-

Con il cuore in gola Igor si avvio al centro della sala, accenno un sorriso, prese fiato e ruppe il silenzio.

-L'uomo è capace di grandi cose. Ma queste grandi cose avevano dei limiti fino a qualche anno fa. Ora questi limiti vanno aggiornati.
Il 14 maggio del 2076 con il mio team, guidato dall'ormai defunto Professor Iavorinin, scoprimmo per la prima volta il gene Emme. Sappiamo tutti cosa successe dopo. Venne data la possibilità ai popoli più civili di risvegliarlo e usufruirne. Ma non andò tutto come prospettavamo. Alcuni soggetti svilupparono poteri fuori dal comune che aumentarono con il tempo. Ci fu il caso di Ernest Liumberg, il ragazzo danese orfano, che soffriva di attacchi d'ira. Furono questi disturbi mentali che lo portarono ad ampliare le sue caratteristiche, e a farle letteralmente scoppiare nel centro di Copenaghen. Il ragazzo poteva far fuoriuscire gas dai pori della pelle, e tramite un comune accendino riusciva a domare il fuoco a piacimento. La crisi di quel giorno però , porto Ernest ad implodere, e con lui gran parte della città andò in fumo. 303 morti.
Ci fu un anno dopo il caso della francese Sarah Dimanche, figlia di un noto giudice della provenza. La ragazza poteva accentuare gli stati mentali altrui, gioia, tristezza, paura. Essendo molto giovane e bella spinse il vicino di casa al tradimento. La moglie lo scoprì e la aggredì. Sarah fece piombare l'intera famiglia della casa affianco in uno stato di depressione avanzato. Si suicidarono il giorno di natale, madre padre e i due figli. -

-Venga al punto Dottore- lo sollecitarono.

-Il punto è signori, che questo miracolo della scienza, va diviso in due rami.

  • Gli Awakened Alfa
  • Gli Awakened Omega
    I primi sono la maggior parte dei possessori del gene, hanno avuto un risveglio, che si tramanderà e raggiungerà il pieno potere nei prossimi 100/200 anni, magari ai loro nipoti.
    La seconda categoria è la più pericolosa. Del 0,01 % di possessori del gene, solo pochi di loro hanno il pieno controllo del gene. Quindi possiamo affermare che, se ne venissero a conoscenza, potrebbero portare molti cambiamenti alla società come la conosciamo oggi...

-In che senso Dott. Igor?- Esclamò la dottoressa Renkova.

-Potrebbero dominarci. Io li chiamo così, i Dominatori.

Nei successivi mesi la paura prese il sopravvento, Il protocollo Controllo venne attuato. Grazie ai Controllori. Uomini addestrati all'uso di strumenti in grado di isolare il gene, e rendere più vulnerabili gli Awakened e quindi anche i Dominatori. Vennero collaudate gabbie in grado di limitare i poteri di quest'ultimi, ed armi in grado di far regredire il gene per qualche ora. Facilitando la cattura di eventuali soggetti instabili.
Dietro al protocollo Controllo però non c'era sempre il timore, spesso era l'invidia a prendere il sopravvento verso la nuova specie risvegliata. Inevitabilmente si crearono due distinte fazioni sociali, i pro e i contro Emme. La maggior parte dei mutati faceva parte dei pro, compresi ovviamente i familiari. L'uomo era nuovamente diviso. E questa crepa sociale era destinata ad aumentare.

Roma, Anno 2087

Giornata uggiosa a Roma, rotta da un raggio di sole che si fece largo tra le nuvole minacciose, che forse se ne stavano andando. Tolse il cappuccio Damiano Mainà e la sua folta chioma bianca neve accecò i passanti. Che come al solito non potevano non notarlo tra la folla. Damiano si era fatto uomo, aveva 22 anni ora. Un fisico non troppo allenato ma comunque imponente per natura. Mai un sorriso colorava il suo volto, solo i suoi occhi verdi ci riuscivano. Molto spesso girava per le strade come un fantasma. La meta sempre la stessa. L'ospedale Gemelli di Roma, là c'era sua mamma Anna. Dopo l'ischemia celebrale che la colpì al lavoro non si riprese mai, restò per anni con lo sguardo fisso al muro della sua stanza. Un involucro vuoto. Suo figlio appena poteva correva dalla sua regina, parlava con lei ed era convinto che riuscisse ad udirlo. Lo faceva sentire meno solo.
Questa volta era diverso Damiano doveva partire, e non sapeva quando sarebbe ritornato a farle visita. Il protocollo Controllo intimoriva gli Awakened, si diceva che al sud della penisola ci fosse un ritrovo segreto di ragazzi col gene Emme, creato da un Protettore così lo chiamavano. Le informazioni gli giunsero dal suo unico amico, Ciro. Da buon napoletano sapeva tenere le orecchie aperte, ma la bocca chiusa mai. Ed è per questo che i due legarono, Damiano era il suo opposto, silenzioso e cupo. I due si completavano. Anche Ciro aveva risvegliato il gene Emme ma in tutto questo tempo non aveva mai esternato il suo dono con nessuno. Nemmeno con il suo caro amico.

Damiano arrivò all'ospedale, la finestra della mamma era socchiusa, fuori il giardino accessibile dal viale principale al piano terra. Il Bianco si sedette in terra tra i fili d'erba. Spalle al muro e alla finestra.

-Ti ricordi quando mi portavi a scuola mamma? Mi dicevi di togliere il cappello di lana che portavo anche nei mesi d'estate. Perchè mi vergognavo dei miei stupidi capelli bianchi. Ci provavo, ma tutti continuavano a ridere lo stesso. Beh, sono cambiato mamma, ora sono diverso. Sono superiore,ai bulli e agli uomini comuni. Se solo potessi vedere di cosa sono capace saresti fiera del tuo Dami. Dannazione quanto mi manchi mamma. Quando ti risveglierai ti porterò al mare. Io e te.-

I fiori del giardini intorno a Damiano si stroncarono, e si levarono dolcemente in aria. Attraversarono la finestra e caddero sul letto di Anna.

-Un giorno tutto cambierà-

by Frask 14
Per leggere il prologo lo trovi qui PROLOGO
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