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I Toronto Raptors sono divenuti, la scorsa estate, la prima squadra canadese a trionfare nel basket NBA, conquistando l'ambitissimo "anello" contro i super favoriti Golden State Warrios; l'impresa, capace di riunire un'intera nazione orgogliosamente sotto la bandiera dei dinosauri, risulta essere talmente bella e quasi "cinematografica" da riportare alla mente uno dei miei film a tema sportivo preferiti, che ho adorato da adolescente, (tanto da prodigarmi qualche tempo fa alla ricerca del DVD, piuttosto difficile da trovare, del quale sono venuto in possesso non senza una faticosa ricerca e un discreto, se rapportato alla categoria, esborso di denaro): sto parlando del film
Major League, la squadra più scassata della Lega
interpretato, tra gli altri, da alcune giovanissimi attori destinati a diventare future star di Hollywood, come Tom Berenger, Charlie Sheen, Wesley Snipes e Rene Russo, ed ambientato, come i più avvezzi tra voi allo sport americano avranno già intuito, nel dorato mondo del baseball professionistico d'oltreoceano.
Parallelamente a quanto accaduto alla franchigia canadese prima di laurearsi campione NBA, la trama del film prevede che i Cleveland Indians, squadra protagonista della vicenda, siano nel bel mezzo di uno dei periodi più bui della loro storia, con l'obiettivo minimo dei play off ormai fallito da diverse stagioni; in città serpeggia il malcontento e la disaffezione verso la propria squadra, cosa che diventa terreno fertile per le trame di Rachel Phelps, la giovane a aitante vedova del precedente proprietario della squadra; la donna è infatti intenzionata, in qualità di nuova presidentessa, ad assemblare una formazione formata solo da giocatori free agent, scartati da altre franchigie, magari in avanti con gli anni, o da principianti semi-sconosciuti alle prime armi, in modo da poter senza sforzo centrare l'ultimo posto nella Lega e rescindere il contratto stipulato con la città di Cleeveland, coronando il suo sogno di trasferire la squadra a Miami.
Lo stadio dei Cleeveland Indians. Foto tratta da Wikipedia, CC BY 2.0
Dopo una serie di tragicomici provini, durante i quali fanno capolino improbabili lanciatori miopi o battitori incapaci di prendere le palle curve, la squadra viene finalmente formata: elementi di spicco, l'esperto ricevitore Jack Taylor (Tom Berenger), con un passato glorioso ma assillato da seri problemi alle ginocchia, il lanciatore Ricky Vaughn (Charlie Sheen), appena uscito di prigione e con evidenti problemi comportamentali, e il velocissimo esterno Willie Mays Hayes (Wesley Snipes), che riesce a convincere l'allenatore Lou Brown ad ingaggiarlo dopo una corsa disperata in pigiama!
La squadra comincia maluccio il campionato, come da previsioni, ma i membri dello spogliatoio sono ogni giorno più coesi ed instaurano forti legami di amicizia; una sera, al ristorante Jack, in compagnia di Willie e Ricky nota seduta ad un tavolo in compagnia di un altro uomo Lynn (Rene Russo), la donna con la quale qualche anno prima stava per sposarsi, dando così il via anche allo sviluppo dell'elemento romantico della storia.
Non voglio spoilerare troppo nei confronti di coloro i quali fossero intenzionati a recuperare la visone di questo film dopo oltre trent'anni (la pellicola risale al 1989), che consiglio a tutti gli amanti degli sport di squadra: uno dei messaggi più belli lanciati dalla pellicola diretta da David S. Ward (sceneggiatore tra gli altri del film La stangata, cresciuto a Cleeveland e tifosissimo degli Indians) è da ricercarsi proprio nello spirito di squadra, quel particolare sentimento che una volta insediatosi in maniera indissolubile all'interno di uno spogliatoio, è capace di trasformare i membri dello stesso in una grande famiglia, nella quale anche se non mancheranno incomprensioni e litigi, tutti saranno sempre pronti ad aiutare gli altri, in vista di un obiettivo comune.
Le vicende narrate sono naturalmente frutto della fantasia degli autori e della volontà del regista di regalare un po' di gloria, almeno sul grande schermo, alla sua squadra del cuore, ma prendono spunto da fatti reali, accaduti proprio nella città dell'Ohio; più di un secolo fa infatti, nel 1899, l'allora proprietario della franchigia Frank Robinson, che insieme al fratello aveva appena acquistato anche i St. Louis Cardinals, decise di spostare tutti i migliori giocatori dei Cleveland Spiders nell'altra squadra di sua proprietà, per vendicarsi dello scarso, a suo dire, appoggio ricevuto dalla città di Cleeveland e dai suoi sostenitori.
I Cleeveland Spiders nel 1898. Immagine di pubblico dominio
Il finale della storia non fu però lieto come quello cinematografico, e gli Spiders, ridotti a squadra materasso, persero ben 134 incontri dei 154 disputati in stagione, anche se, la mossa dei fratelli Robinson non passò inosservata, e la MLB decise di vietare, a partire dalle stagioni successive, la concentrazione di più squadre nelle mani di un singolo proprietario.
I Cleveland Indians disputano tutt'ora il campionato gestito della Major League Baseball, ma la loro storia recente è piuttosto avara di soddisfazioni: l'ultima vittoria nelle World Series risale alla lontana stagione 1945-46, anche se nel 2016 sono riusciti a raggiungere la finale, venendo però sconfitti 4-3 dai Chicago Cubs.
Alcune curiosità
E' stato prodottto un finale alternativo del film, nel quale si scopre che la presidentessa Rachel Phelps cambia idea sul trasferimento della squadra a Miami, sostenendo i suoi ragazzi fino alla fine del campionato, ma lo scarso apprezzamento ricevuto dai fans ha fatto propendere per il mantenimento del finale classico, inserendo la seconda versione solo all'interno dell'edizione speciale del DVD (purtroppo non la mia!)
Charlie Sheen ha avuto un passato da giocatore di baseball dilettante, ma per prepararsi al ruolo del potente lanciatore Ricky Vaughn ha assunto steroidi per diversi mesi.
Le scene delle partite interne della squadra sono state girate a Milwuakee, nello stadio dei Brewers, in quanto lo stadio di Cleeveland era impegnato durante le riprese dalla locale squadra di calcio.
Sono stati girati due sequel del film, ma entrambi hanno riscosso uno scarso successo di critica e pubblico, anche se il regista ha in programma un quarto episodio, nel quale Ricky Vaughn, divenuto allenatore della squadra, vedrà tra i suoi lanciatori anche il figlio.