Calcio dell'altro mondo (al quale potremmo presto abituarci)

football4455306_1280.jpg
CC0 Creative Commons

Cari amici di Hive,
vorrei esaminare una notizia apparsa poche ore fa su un noto quotidiano sportivo italiano, che se verrà confermata, potrebbe rappresentare un piccolo stravolgimento (come se già ce ne fossero stati pochi) nelle abitudini dei calciofili europei: presto gli appassionati di pallone infatti potrebbero nuovamente tornare ad assistere in TV ad incontri del loro sport preferito in diretta, mitigando così gli effetti deprimenti dell'isolamento casalingo e ritrovando magari qualche ora di spensieratezza.

Già, niente più repliche del passato, che seppur entusiasmanti e piacevoli da rivisitare di tanto in tanto, non permettono di sviluppare quella giusta dose di adrenalina tipica degli eventi live, e soprattutto si potrà mettere da parte i, a mio parere strettamente personale, tristissimi e-sports, che molte TV provano a spacciare come surrogato delle vere competizioni ma che scatenano sovente l'effetto di intristire ancora di più chi li guarda.

Che accade allora? Forse che la Serie A, la Premier League, la Liga spagnola o gli altri maggiori tornei europei siano pronti a ripartire in sicurezza, prima di quello che era lecito aspettarsi? Purtroppo no amici, per rivedere le gesta dei nostri campioni preferiti temo occorrerà attendere ancora diverso tempo, ma nel frattempo preparatevi a scegliere la vostra squadra del cuore in Paesi nei quali dubitavate persino che si potesse giocare a calcio in maniera professionistica, perché esistono ancora quattro nazioni nelle quali il campionato di calcio continua.

Vista la penuria di avvenimenti da mostrare al grande pubblico, pare infatti che le TV a tema d'Europa (e non solo), che mai avrebbero pensato in una situazione di estrema abbondanza di calcio, di rivolgere le loro attenzioni ad angoli, sportivamente parlando, dimenticati del mondo, si stiano informando sulla possibilità di acquistare i diritti dei rispettivi campionati, in modo da offrire, un po' come si fa con i bambini influenzati, un piccolo brodino caldo, nell'attesa di poter tornare a divorare le lasagne...

Prima di vedermi puntare metaforicamente il coltello alla gola dal "Patto trasversale per la scienza", da qualche virologo di fama nazionale o dalla nuova task force contro le fake news istituita dal governo (!), mi preme precisare che in questo articolo non intendo giudicare l'opportunità che nei Paesi in questione si giochi ancora a calcio come se niente fosse, senza che vengano prese misure di contenimento simili a quelle di altre nazioni.

Ritengo e auspico, che i relativi governi abbiano preso le decisioni migliori per le proprie popolazioni, e che di conseguenza, valutati tutti i rischi, si sia optato per un proseguimento in sicurezza della vita di tutti i giorni, compresi gli avvenimenti sportivi.

E' ovviamente possibile che questa non si riveli alla lunga la scelta più saggia, ma in assenza di dati e di conoscenza specifiche su quelle determinate realtà, dall'esterno non si può che prendere per buono quanto viene comunicato e ritenere le decisioni intraprese come le migliori in questo momento.

Bene, siete pronti dunque per scoprire quale posticipo della domenica potrebbe tenervi incollati al divano nelle prossime settimane, con una bella pizza appena sfornata da gustare per rendere ancora più memorabile l'evento?

Bielorussia

BATE_2008.jpg
Una vecchia formazione del Bate Borisov, photo by Unknown author, CC BY-SA 3.0

Forse ne avete già sentito parlare, ma nel Paese governato dal 1994 da colui che viene considerato "l'utlimo dittatore d'Europa", Aleksandr Lukašenko, il campionato di calcio, è cominciato in totale controtendenza col resto del mondo, il 22 Marzo, senza alcuna limitazione per il pubblico, che può tranquillamente gremire gli spalti ed assistere alle partite.

Fate sport, salite sul trattore e bevete vodka"

Sono le indicazioni fornite dal governo bielorusso alla popolazione, anche se, a giudicare dalle poche immagini giunte anche in occidente, sembra che i sostenitori delle varie squadre, inizialmente immortalati a petto nudo e con diversi drink in mano, stiano lentamente cambiando opinione e comincino a ritenere non più troppo sicuro frequentare gli stadi.

La Vyšėjšaja Liha intanto è giunta alla terza giornata, tra diverse sorprese: in testa alla classifica si trova a punteggio pieno una delle squadre della capitale Minsk, la meno famosa Energetik BGU, mentre i campioni in carica della Dinamo Brest e i dodici volte campioni consecutivi, dal 2006 al 2018, del Bate Borisov, veleggiano nella parte medio bassa della classifica, potendo contare rispettivamente su quattro e tre punti.

Se dopo quelle russe dell'emittente Match TV, quelle israeliane e quelle indiane, si attiveranno per tempo anche le telecamere internazionali di Sky o Dazn, non perdete lo scontro al vertice di sabato sera tra la capolista e lo Žodzina, una delle formazioni appaiate al secondo posto in classifica.

Nicaragua

Real_Esteli_FC,_en_la_final_Dic._2009.jpg
Una vecchia formazione dei campioni in carica della Real Estelì, photo by Nakord, CC BY-SA 4.0

Anche nello stato dell'America centrale, che in comune con la Bielorussia ha l'essere governata da un presidente ritenuto piuttosto autoritario (Daniel Ortega), si è deciso, in una recente riunione tra esponenti governativi e presidenti dei club, di continuare il locale campionato di calcio, sebbene l'atteggiamento dei calciatori in campo e dei pochi spettatoi presenti nei fatiscenti impianti della Primera Division siano molto meno scanzonati.

Il Paese attualmente dichiara solo cinque casi di contagio da Covid-19, tutti importati dall'estero e opportunamente isolati, ma negli ultimi turni alcune squadre hanno optato per scendere in campo con guanti e mascherina, per prevenire possibili casi di contagio tra gli atleti.

Tornando alla stretta cronaca, il campionato di clausura è giunto alla quartultima giornata, e la vittoria finale sembra ormai una questione a tre tra il Managua FC, il Real Estelì e il Derangen, racchiuse nello spazio di tre punti.

La prossima giornata è in calendario giovedì 9 Aprile e le sfide si possono già seguire in rete, in diretta, sul canale Youtube ufficiale della Federazione

Tagikistan

Nessun caso di contagio da Covid-19 ufficialmente riportato nel Paese dell'Asia centrale, nonostante la sua vicinanza con la Cina, e pertanto la stagione calcistica ha preso regolarmente il via il 2 Aprile, con la Supercoppa disputata tra Istiklol e Khujand, vinta dai primi, campioni in carica e vincitori degli ultimi sei campionati, con il risultato di 2-1.

Le dieci squadre hanno iniziato il loro campionato due giorni fa, in una formula piuttosto particolare con la suddivisione in gironi, anche se la Federazione ha deciso di disputare preventivamente tutte le gare a porte chiuse.

I campioni in carica dell'Istiklol, già vincitori per otto volte del torneo, vengono ancora dati largamente per favoriti nella vittoria finale, come indicato dai bookmakers internazionali, che proprongono le quote del campionato asiatico per la prima volta nella storia.

Burundi

Non aspettatevi riprese all'avanguardia, azioni riproposte da diverse angolature, VAR e linee del fuorigioco, ma anche nel piccolo stato dell'Africa centrale si continua regolarmente a giocare a pallone, con un discreto seguito di pubblico assiepato sulle spesso improvvistae tribune a bordo campo.

Le azioni risultano sovente confusionarie e la tecnica lascia molto a desiderare, ma le partite diventano particolarmente avvincenti e anche i campi su cui le sfide vengono disputate risultano in molti casi migliori di alcuni terreni europei.

A tre giornate dalla fine la vittoria finale è una questione a due tra Le Messager Ngozi, campioni nel 2018 e il Musongati, con i primi leggermente favoriti da una classifica migliore.

Sul canale Youtube Indundi TV è possibile guardare gli highlight delle partite, ma non le dirette, che ritengo piuttosto difficilmente possano giungere in Europa.

H2
H3
H4
3 columns
2 columns
1 column
Join the conversation now
Logo
Center