patriarcologia

Voglio provare a buttare giù un punto di vista diverso rispetto a quanto leggo in giro. Prendo spunto da due cose più o meno simili, ma uguali nel target finale.

Su Youtube se ne è parlato, almeno sui canali che fanno opinione, del calippo tour, seguito persino da cloni come il chinotto tour. Delle ragazze, oggi si dice "modelle di Onlyfans" incontrano in giro per l'Italia i propri fans, offrendogli i propri, diciamo servigi, ovviamente davanti ad una telecamera.

Su OnlyFans ci sarebbe da parlare a lungo, e magari ci farò un post dedicato, visto che ha scardinato certi paradigmi. Per certo essendo un sito dove si pubblicano video in modo similare a Youtube per quanto riguarda il funzionamento, chiaramente non per le finalità, ci sono dei parallelismi.

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Oggi aprire un canale su Youtube è semplicissimo, fare video e tutto quello che ne consegue magari leggermente meno, emergere dall'offerta è difficilissimo. Perché nascono canali ogni giorno, le idee che vanno diventano iper-inflazionate nel giro di pochissimo tempo e si torna punto a capo. È difficile pure per i canali affermati perché basta fermarsi un po' di tempo e si corre il rischio di perdere quello status di vantaggio.

Su OnlyFans le dinamiche è immaginabile che siano simili. Ma con problemi ben più grossi, perché fallire su Youtube nella peggiore delle ipotesi vieni preso per il culo dagli amici, nell'altro caso la situazione è ben più pesante.

Le ragazze che hanno fatto questo tour di fatto hanno rotto un tabù. Che si sapesse fino ad oggi una ragazza la si vedeva attraverso un video. Qui si è andati oltre con l'incontro fisico. Segno che anche in Onlyfans il mercato è già saturo, o lo sta diventando.

Andiamo di palo in frasca, in questi giorni si parla di Michelle Comi, che non ho la minima idea di chi sia, ma questo poco importa. Il motivo è che ha chiesto ai propri fans di darle dei soldi perché vuole rifarsi il seno.

E qui si arriva un po' al punto dove vorrei giungere. I commenti verso queste ragazze spaziano dal greve con epiteti vari, al dispregiativo. Certamente nell'ordine sociale in essere la questione per come la si giri è negativa. Certo nulla di illegale, non stanno rubando nulla, però dare via il proprio corpo in modo più o meno esplicito è degradante. O per lo meno lo è ancora, in futuro vai a sapere. Con la cancel culture ho visto cambiare paradigmi che fino a qualche anno fa erano leciti.

Ma qui il mio punto di vista è leggermente diverso. Benché il giudizio sulle ragazze sia condivisibile, vedo che ci si dimentica di un particolare non proprio secondario.

È comunque una mercificazione, che per quanto tale è soggetta a domanda e offerta. Ma qui si parla solo dell'offerta, come portatrice di tutti i mali, e la domanda?! No, perché queste fanno quello che fanno perché i soldi, e anche tanti, qualcuno li sgancia.

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Questa roba puzza di patriarcato, perché l'acquirente del servizio pare essere sollevato da qualsivoglia giudizio. Al pari della prostituta e della prostituzione c'é qualcuno che fa valere il potere del denaro, il quale lo "scuda" dal potenziale giudizio sociale, che in realtà dovrebbe essere uguale.

Ma siccome è ben difficile essere esposti al pubblico ludibrio, non fosse per una improbabile legge sulla privacy, si passa per una assoluzione omertosa. Degli acquirenti è ben difficile che se ne parli, della meretrice invece sì e pure con morbosità.

E questo riguarda anche i commenti delle donne, anzi i loro sono particolarmente cattivi. Come se offrire il servizio contenesse al suo interno la colpa, mentre chi lo compra ne sia incolpevole, quasi neanche avesse avuto altra scelta.

Tutto quando sopra si scontra con i commenti, che appunto sono monodirezionali nel giudizio complessivo. Ma se così fosse non ci sarebbero clienti, ed invece la realtà racconta cose totalmente diverse.

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