Sooner or later, the ocean of time gives us back the memories we bury there.
Carlos Louis Zafon
I have owned three cars in my life. Three Opels to be precise. Three Opel Corsas.
Great imagination and desire to experiment.
My cars have had a soul and a name, in honor of the Ferrari Formula 1 drivers.
I inherited my first car from my older brother, it was white, noisy, boxy and a little beat up. I named her Jill, after Jill Villeneuve.
We were in the late 80s, it was a rather rainy evening and we were happily driving the way along the Tiber when a moped didn't stop at the red light and my brother ran over him. The boy (without a helmet which was not yet mandatory) caromed on the car roof bending it into a V and then on the ground. But miraculously he got up again.
He was Polish, at the time therefore non-EU, without insurance.
He worked in his cousin's garage and begged us not to report him.
I told you that we come from a good family and so it was. My father trusted and the roof was repaired, well but not very well. And indeed it was raining in the car.
At the University, in the early 90s, to support my studies, pay for my English courses and why not some extra entertainment, I gave math tutoring and worked babysitting. I scraped together a good amount and managed to get my hands on a zero-kilometre Opel Corsa, red (at least as red as the Ferrari was) but with zero options, no electric windows or automatic closures or built-in radio. Nothing at all. But she was mine and I loved her.
I scrapped my little Jill, along with the small crop of white mushrooms and various molds that had thrived on the mats in the rainy days.
Her name was Eddie, after Eddie Irvine.
Eddie accompanied me for a very long time, from the mid-90s to 2009, together with the phrase: when you get off, close the pirulicchi (ie the door pins) because as I said above the car was completely mechanical.
When my daughter was born in 2008 my father and my husband were fixated on little Eddie being obsolete, no airbags, no air conditioning etc.
Furthermore, the blocks to circulation with alternating number plates required a more ecological choice.
Of course, with my money, everyone is good at saying buy a new car.
And so the faithful red companion was exchanged for the new seagull-colored Opel Corsa LPG (now I thought the seagulls were white, at most gray, but it was really light blue). It was hatred at first sight, but I must say that it consumed very little and the price of LPG has been a holy hand in recent years. I called her Kimi, like Kimi Raikkonen.
Eddie was scrapped like new, no scratches on the bodywork, perfect.
It had been cared for, washed, maintained inside and out.
Kimi instead endured the barbaric horde.
Two children, kicks, food and drink residual, the tight schedules of a working mother, mad rushes on the junction, distractions, tiredness, rear-end collisions and mega crashes.
In short, he didn't really have a good life.
And now I've been told that there are various jobs to do, including the engine. The dents would remain but the fascia also needs to be changed together with all the tyres.
In short, with 150,000 km I decided that the game was not worth the candle.
And so yesterday, with great monetary disconfort, I bought a new car and Kimi will retire too but, after doing various market researches and wanting an LPG-powered car, small and inexpensive, the new car will be a Citroen.
I hope I made the right choice because I have to say Opels may not be beautiful but they have always been super reliable.
But above all, will I have to break the chain of names? This is a real dilemma for me.
And then in Kimi's name, I hope to treat her a little better, even if it will pass to my newly licensed sons in a few years. And from then I don't want to know how many times we'll have to fix the car clutch.
The photo is a cell phone photo of a photo of me and Eddie dated 1996.
She will always be my great love.
Thanks for getting here.
See you soon 💛💛💛
PS
This should be Platinum Grey, even if it looks a bit golden in the sun, we'll see. I'm starting to think I'm a little colorblind.
Prima o poi, l'oceano del tempo ci restituisce i ricordi che vi seppelliamo.
Carlos Louis Zafòn
Nella mia vita ho posseduto tre macchine. Tre Opel per la precisione. Tre Opel Corsa.
Grande fantasia e voglia di sperimentare.
Le mie macchine hanno avuto un'anima ed un nome, in onore dei piloti di Formula 1 della Ferrari.
La prima macchina l'ho ereditata da mio fratello più grande, era bianca, rumorosa, squadrata e un po' malconcia. La chiamai Jill, in onore di Jill Villeneuve.
Eravamo sul finire degli anni '80, era una serata piuttosto piovosa e percorrevamo allegramente il lungotevere quando un motorino non si fermò al semaforo rosso e mio fratello lo investì in pieno. Il ragazzo (senza casco che non era ancora obbligatorio) carambolò sul tetto incurvandolo a V e poi in terra. Ma miracolosamente si rialzò.
Era polacco, all'epoca quindi extra comunitario, senza assicurazione.
Lavorava nell'officina di suo cugino e ci pregò di non denunciarlo.
Ve l'ho detto che veniamo da una famiglia buona e così fu. Mio padre si fidò e il tettuccio venne riparato, bene ma non benissimo. E infatti ci pioveva dentro.
All'Università, nei primi anni '90, per mantenermi agli studi, pagare i miei corsi di Inglese e perchè no qualche svago extra, davo ripetizioni di matematica e facevo la baby sitter. Racimolai una buona cifretta e riuscii a mettere le mani su una Opel Corsa a chilometri zero, rossa (almeno rossa come la Ferrari era) ma con zero optional, né finestrini elettrici o chiusure automatiche o radio incorporata. Nulla di nulla. Ma era mia e io l'amavo.
Rottamai la mia piccola Jill, insieme alla piccola coltivazione di funghetti bianchi e muffe varie che avevano prosperato sui tappetini.
Lei si chiamava Eddie, in onore di Eddie Irvine.
Eddie mi ha accompagnato per tantissimo tempo, dalla metà degli anni '90 al 2009, insieme alla frase: quando scendete chiudete i pirulicchi (ovvero i perni delle portiere) perché come ho detto sopra era completamente meccanica.
Quando è nata mia figlia nel 2008 mio padre e mio marito si erano fissati che la piccola Eddie fosse obsoleta, senza airbag, senza aria condizionata etc.
Inoltre i blocchi alla circolazione con targhe alterne imponevano una scelta più ecologica.
Certo, con i miei soldi sono tutti bravi a dire comprati una macchina nuova.
E così la fedelissima rossa compagna fu scambiata per la nuova Opel Corsa GPL color gabbiano (ora io pensavo che i gabbiani fossero bianchi, tutt'al più grigi, ma era proprio celeste). E' stato odio a prima vista, ma devo dire che consumava pochissimo e il prezzo del GPL è stato una mano santa in questi anni. La chiami Kimi, come Kimi Raikkonen.
Eddie fu rottamata come nuova, nessun graffio alla carrozzeria, perfetta.
Era stata curata, lavata, manutenuta internamente ed esternamente.
Kimi invece ha sopportato l'orda barbarica.
Due figli, pedate, smollicamenti, gli orari ristretti di una mamma lavoratrice, corse pazze sul raccordo, distrazioni, stanchezza, tamponamenti e mega strusciate.
Insomma, non ha fatto proprio una bella vita.
E adesso mi hanno detto che ci sono svariati lavoretti da fare, motore compreso. Le ammaccature resterebbero ma anche il fascione è da cambiare insieme a tutti gli pneumatici.
Insomma, con 150.000 km ho deciso che il gioco non valeva la candela.
E così ieri, auto-violentandomi, ho comprato una macchina nuova e anche Kimi andrà in pensione ma, dopo aver fatto svariate ricerche di mercato e volendo io una macchina alimentata a GPL, piccola e poco costosa, la nuova macchina sarà una Citroen.
Spero di aver fatto la scelta giusta, perché devo dire che le Opel non saranno bellissime ma sono sempre state super affidabili.
Ma soprattutto, dovrò interrompere la catena dei nomi? Questo sì che è un vero dilemma per me.
E poi in nome di Kimi, spero di trattarla un po' meglio, anche se dovrebbe passare fra un po' di anni ai miei figli neo-patentati. E allora non voglio sapere quante volte dovremo rifare la frizione.
La foto è una foto con il cellulare di una foto di me ed Eddie datata 1996.
Lei resterà sempre il mio grande amore.
Grazie per essere arrivati fin qui.
A presto 💛💛💛
PS
Questa dovrebbe essere Platinum Grey, anche se al sole a me sembra un po' dorata, staremo a vedere. Comincio a pensare di essere un po' daltonica.