Lunedì passato con la testa pesante per il sonno. Il primo giorno della settimana le ore di riposo sono sempre un po' più scarse per me, perché la sveglia suona prima del solito: si deve andare a prendere Kozmos.
Ogni promessa è debito. Avevo detto che ve lo avrei presentato e quindi eccomi a farlo.
Lui è Kozmos, il cane a cui io e mia moglie apparteniamo.
Infatti lui non è il nostro cane, ma siamo noi i suoi umani.
Dove vado a prenderlo? A casa sua ovviamente. Lui è stato adottato da Enxhi, quella che io considero una nipote se non una figlia adottiva. Lei ama tantissimo i cani e quando vide questo botolino che cercava casa non ha potuto far a meno di offrirgli un posto. Poi le vicende della vita hanno portato lei e Kozmos a vivere con me e Doriana per un anno e mezzo circa. Infine lei, un paio di mesi fa, ha in pratica "messo su famiglia" e quindi Kozmos l'ha seguita. Ma lei lavora tutto il giorno dal lunedì al venerdì e Kozmos non ama la solitudine, non c'è abituato, quindi lo prendiamo in cura noi e lo riportiamo a casa venerdì sera. Meno male, perché c'eravamo molto affezionati anche a lui e rinunciarci completamente sarebbe stato impossibile. Così siamo tutti felici e contenti, come si dice nelle favole.
Nella foto l'ho colto al volo in un'espressione curiosa che assume quando diciamo alcune parole magiche, tipo "Do dalim?", che in albanese significa "Usciamo?". Al volo perché non ama farsi fotografare e appena vede che lo inquadriamo nello smartphone tende a girarsi. In questo deve aver preso da me :D
A proposito, il suo nome si legge Cosmos in italiano.
Della lingua albanese vi parlerò un'altra volta, promesso.