Read this post in your language with Google Translate! Ad un quarto d'ora dalla fine del derby Inter-Milan, disputato a San Siro sabato scorso, la stagione degli uomini di Stefano Pioli poteva dirsi praticamente terminata. I cugini stavano conducendo la stracittadina per 1-0, nonostante nella ripresa fossero stati i proprio i rossoneri a menare le danze per gran parte del tempo, e la distanza in classifica tra le due squadre si era dilatata fino a raggiungere virtualmente i dieci punti. Fuori dalle coppe europee e a distanza siderale dalla prima in campionato, al Milan sarebbe rimasta la magra consolazione di lottare per un posto che vale la qualificazione alla prossima Champions League, ma con buona probabilità le restanti quattrordici giornate avrebbero assunto un significato completamente diverso per tutto l'ambiente. Poi, nel più classico degli sliding doors calcistici, la doppietta di Olivier Giroud in appena tre minuti ha ribaltato non solo il risultato del derby, ma in qualche modo anche le gerarchie dell'intero campionato. Con Napoli-Inter all'orizzonte, la possibilità per i rossoneri, attesi da una gara per nulla proibitiva con la Sampdoria, di portarsi addirittura al comando del campionato, diventava improvvisamente un sogno da trasformare in realtà a tutti i costi. Come pronosticato da molti alla vigilia, partenopei e nerazzurri hanno finito per annullarsi a vicenda e al Milan sono così bastati solo otto minuti del lunch match per avere la meglio della formazione allenata dall'ex Marco Giampaolo. Una magia di Leao, su incredibile assist del portiere, Mike Maignan, e circa ottantacinque minuti trascorsi senza incantare, ma controllando l'avversario al riparo dai patemi d'animo. Da meno dieci, alla vetta in solitaria della classifica, pur con la postilla ancora viva di Bologna-Inter (ancora incerta la data del recupero), che rende a tutti gli effetti quella dei rossoneri la settimana perfetta. A tredici giornate dalla fine è impossibile bleffare, checché ne dicano le dichiarazioni di facciata di Pioli e del resto della dirigenza meneghina: se il nome del Milan non coincide con quello della favorita assoluta per la conquista dello scudetto, poco ci manca. A differenza delle rivali infatti, i rossoneri dispongono di un vantaggio a livello atletico, non dovendo dissipare energie negli impegni europei. Si dice che essere eliminati dalle coppe risulti alla lunga più un problema, per l'impatto sul morale e sull'autostima, che un vantaggio in termini di riposo dei muscoli, ma a Milanello sembrano aver assorbito alla perfezione la deludente sessione invernale di Champions League ed essere tornati con il massimo della concentrazione sulle restanti giornate di campionato. Del resto, in questi due anni, la miglior qualità del Milan sembra essere stata sempre questa: la capacità di rinascere dalle proprie ceneri, senza abbattersi all'indomani degli imprevisti. Pioli ha dovuto affrontare diversi mini cicli negativi, ma con grande capacità è sempre riuscito a risollevare la squadra, regalandole morale e nuove energie anche dopo i momenti peggiori. Dopo una settimana particolarmente significativa inoltre, per il Milan la prossima rischia di diventare ancora più importante. Il ritorno delle coppe europee testerà l'effettiva consistenza delle rivali allo scudetto, comprese Juventus e Atalanta, che si sfideranno stasera in uno spareggio Champions che profuma anche di ruolo da quarto incomodo nella corsa al titolo. Tutto in realtà sembra in questo momento incastrarsi alla perfezione in quello è il programma rossonero verso la vittoria finale. L'Inter, apparsa particolarmente giù di forma nell'ultimo periodo, come da tradizione delle squadre allenate da Simone Inzaghi, rischia grosso al cospetto del Liverpool, e in caso di risultato particolarmente deludente, le residue certezze del fratello di Super Pippo e dei suoi uomini, potrebbero finire per sciogliersi come neve al sole. Il Napoli parte da un quadro mentale sicuramente più leggero, ma è anch'esso atteso da una sfida europea all'apparenza piuttosto complicata, contro il nuovo Barcellona di Xavi, mentre Juventus e Atalanta, che sulla carta dovranno affrontare impegni più abbordabili, ad oggi sembrano ancora navigare a distanza di sicurezza. Il calendario prevede per i rossoneri ancora la difficile trasferta di Napoli, oltre alla gara casalinga con l'Atalanta alla penultima giornata. Per il resto un programma piuttosto in discesa, a patto di riuscire finalmente a tornare a correre senza soste, come ad inizio stagione. Comunque vada, complimenti al club rossonero, che ha posto le basi già l'anno scorso per un futuro che, prima o poi, non potrà che rivelarsi vincente.
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Per quel che vale, a mio personale giudizio, il lavoro di Maldini, Massara e tutta la dirigenza (Pioli compreso), meriterebbe di essere ricompensato con il tricolore già oggi.