Sono pochi ma ci sono!
Oggi voglio parlare con voi di alcuni film, forse un po' impegnati, forse non i miei preferiti, ma talmente monumentali da essere considerabili perfetti. Film così esemplificativi e completi da essere in grado di dire tutto nel loro genere. Ma ciancio alle bande cominciamo subito se no non finiamo più:
Iniziamo dal genere horror con un film che spero abbiate visto e apprezzato tutti: The shining. Il film del maestro Kubrick tratta del potere dell'isolamento sulla mente umana, ma decide di aggiungere un pizzico di fantasy creando nell'hotel il potere di corrompere l'anima del suo custode che si ripercuoterá su tutta la famiglia. Iconico a dir poco e ovviamente terrorizzante. Estetico e cupo, impossibile uscirne incolumi.
Contiene in sé tutti stilemi del genere horror, con immagini spaventose, personaggi creepy, mistero, suspance e tensione. Non a caso è citato e venerato ancora oggi.
Passiamo quindi al fantasy e parliamo de: Il signore degli anelli. A dover del vero è una trilogia, ma i film sono stati girati uno dopo l'altro senza mai una pausa e quindi per me valgono come uno. Assieme la trilogia vanta almeno 10 ore di pellicola che la rendono un'epopea a tutti gli effetti. Un viaggio che permette allo spettatore di entrare in un mondo fatto di paesaggi mozzafiato, città assurde e personaggi variegati, il tutto senza mai cadere nel monotono o nell'infantile, anzi le atmosfere sono cupe e corrotte, proprio come le forti metafore che indagano per tutto il film nell'animo dell'uomo. C'è inoltre da dire che la casa di produzione di Peter Jackson è riuscita all'inizio di questo secolo a creare e perfezionare tecnologie così all'avanguardia da essere utilizzate ancora oggi nella maggior parte delle produzioni hollywoodiane.
Arriviamo al mio genere preferito: i gangster movie con C'era una volta in America. Il testamento spirituale di Sergio Leone. Un film che tratta della vita, dalla nascita alla morte, di una compagnia di amici che cresce nel contesto della Little Italy di New York. Il tutto contornato da un mistero misterioso. Questo film per me è insuperabile in quanto mostra in "sole" quattro ore ogni momento saliente della vita di alcuni individui, facendoti appassionare a loro e creandoti disgusto quando si macchiano di fatti orribili. Non fatemi scrivere altro altrimenti mi metto a piangere.
P.s. la regia è qualcosa di assurdo, si muove avanti e indietro nel tempo come fosse un ricordo e scava a fondo come fosse una seduta psichiatrica, a dir poco perfetto.
Non dirò altro… guardatelo!
Passiamo ai war movie con il film di Francis Ford Coppola: Apocalypse Now.
Ambientato durante la guerra del Vietnam un soldato americano è ingaggiato per far fuori un generale in rivolta. Dovrà quindi risalire il fiume tra foreste e odore di napalm al mattino per compiere la sua missione. Questo viaggio lo porterà a vedere gli orrori della guerra, le contraddizioni del conflitto del Vietnam e le turbe dell'esistenza. Immagini magnifiche e una regia varia e originale, per catturare e mescolare ambientazioni estetiche e selvagge (in ogni senso). Un film perfetto in tutto tranne che nella sua realizzazione, in quanto è stato uno delle pellicole più difficili da girare nella storia: screzi burocratici, idee discutibili, stunt estremi e problemi con l'esercito. Tutto ciò rende l'aura di Apocalypse Now ancora più monumentale. Se potete approfondite, non ve ne pentirete.
Torniamo ora da un regista che abbiamo già incontrato, l'ineluttabile Stanley Kubrick con la perfezione nella fantascienza: 2001 odissea nello spazio.
Eeee non so cosa dire, questo film è tutto, parte da un passato in preda alle scimmie a arriva a un futuro governato da un'intelligenza artificiale. Con un finale criptico, ma che riesce a collegare perfettamente oggi immagine e ogni frames. Un film senza dubbio visivo e originale, che sembra effettivamente girato nel 2001, ma che vi stupirò è del '68. BOOM… questo era il mio cervello che esplodeva alla realizzazione di questa notizia.
Un film anzitempo che completa ogni discussione sul genere.
Infine l'unico film non di genere e l'unico sotto le 3 ore praticamente. Questo film dice tutto di tutti in solo un'ora e venti, sto parlando di Persona di Ingmar Bergman del 1966. Questa pellicola utilizza l'espediente del metacinema per parlare delle fratture del vuoto e della conflittualità della mente. Un'opera fortemente metaforica che pone le sue radici nel rapporto tra un'infermiera e la sua paziente diventata improvvisate e inspiegabilmente muta. Un'opera estetica che permette al regista di lavorare sul bianco e nero e gestire ogni inquadratura alla perfezione unendo il linguaggio visivo ed espressivo. In realtà è paradossale analizzare questa pellicola perché la verità è che si analizza da sola, vi lascio perciò con una citazione del film: “…Tu insegui un sogno disperato Elisabeth, questo è il tuo tormento. Tu vuoi essere, non sembrare di essere; essere in ogni istante cosciente di te e vigile, e nello stesso tempo ti rendi conto dell’abisso che separa ciò che sei per gli altri da ciò che sei per te stessa…Questo ti provoca un senso di vertigine per il timore di essere scoperta, messa a nudo, smascherata, poiché ogni parola è menzogna, ogni sorriso una smorfia, ogni gesto falsità…” Perfetto perfetto perfetto.
Ragazzi non vi dirò che questi film vi piaceranno di sicuro, ma posso dirvi che vederne uno è esattamente come osservare un monumento: potrete solo ammirare dal basso verso l'alto la sua grandezza.