Ogni tanto, ad intervalli regolari, facciamo una breve panoramica sulla situazione attuale nella maggiore delle Antille, mettendo insieme piccole e grandi notizie, preferibilmente di prima mano.
L'altro giorno ho chiamato, come faccio ogni 2/3 settimane, la mia famiglia di riferimento quindi diciamo che posso fornirvi un quadro abbastanza esatto della situazione attuale. La crisi economica continua, sia chiaro nessuno a Cuba muore di fame ma persiste la difficolta' nel trovare molte cose unita ai prezzi che salgono ancora senza una giustificazione plausibile.
Il Boss di casa, ora felicemente in pensione e dedito all'agricoltura, mi ha comunque detto che “da esto vamos a salir”, nel senso che...passera' anche questo momento come ne sono passati tanti altri.
Le code continuano ad esserci ma, come ha scritto un italiano residente rientrato da poco sull'isola, sembra che fuori dai negozi in MLC le code siano minori rispetto ad un paio di mesi fa, non ancora normali (per quanto possano essere normali delle code) ma minori.
L'altro giorno mi e' arrivato un whatsapp in cui mi dicevano che all'aeroporto Jose' Marti' dell'Avana e' possibile acquistare delle card tipo postapay che si possono caricare in euro da spendere, eventualmente, in negozi in Moneta Liberamente Convertibile, come saprete il dollaro, ufficialmente, non circola piu'.
Lo stato tenta in ogni modo di fare cassa per ovviare ai noti problemi derivati dal bloqueo, la pandemia e l'assenza della gran parte dei turisti.
Dal punto di vista sportivo avrete forse letto il pezzo in cui raccontavo come la squadra di calcio cubana, in attesa in Nicaragua non ha ricevuto i visti per andare negli Usa a giocare le eliminatorie della Gold Cup.
La squadra di pelota e' riuscita nel difficilissimo compito di perdere la finale della Copa del Caribe con Curacao, c'era gia' riuscita un paio d'anni fa con Panama quindi siamo alla recidivita'.
Cuba inviera' soltanto 69 atleti alle Olimpiadi di Tokyo che stanno per iniziare, una delle spedizioni piu' limitata numericamente nella storia dello sport cubano.
Scarsita' di recursos economici, basso livello degli atleti in molti sport, difficolta' di confrontarsi col resto del mondo anche a causa della pandemia, le ragioni di una simile scelta sono molte.
L'obiettivo sono almeno 5 medaglie d'oro, la vedo complicata. La lotta contro il covid 19 non sta andando benissimo.
Solo un anno fa L'Avana era in fase 1 con quasi tutto aperto mentre alcune provincie, fra cui Las Tunas erano en la Nueva Normalidad dove la vita era molto simile a quella pre pandemia.
Poche centinaia di positivi al giorno con pochissimi decessi facevano ben sperare. Ora siamo sopra i 3800 positivi al giorno, la situazione non tende a migliorare, i trasporti sono praticamente fermi, la produzione e' in crisi e le vaccinazioni procedono ma con tempi non idonei alla gravita' del momento. Amici italiani residenti all'Avana mi raccontavano che hanno ricevuto gia' 2 dosi di Abdala, ma ad oriente pare che per ora i soli vaccinati siano stati quelli che lavorano in ambito medico, credo i militari e pochi altri.
A Las Tunas ed Holguin al momento non ci sono tracce di vaccinazioni massive, arriveranno sicuramente ma intanto l'altro giorno a Tunas ci sono stati 127 positivi, un record...negativo.
Se un anno fa l'isola era vicina ad una sorta di normalita' ed oggi la situazione e' cosi' complicata e' palese che qualcosa nel meccanismo di prevenzione al virus non ha funzionato a dovere.
Certo le code, come abbiamo ampiamente illustrato, non aiutano, centinaia di persone appiccicate fra loro non sono un buon viatico, a dire il vero non lo sono neanche le feste che si fanno nelle nostre piazze per gli Europei, ma almeno qua' in moltissimi siamo vaccinati mentre a Cuba si parla di 6 milioni di dosi inoculate ma da dividere nelle 3 dosi necessarie, quindi parliamo di un paio di milioni di cubani vaccinati su 11, che rappresentano la popolazione dell'isola. Anche per aperture al turismo di massa al momento non ci sono segnali incoraggianti, speriamo bene per un futuro prossimo.