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Leggevo qualche giorno fa la notizia che, a Bari, un docente di economia e' stato aggredito in aula da 2 persone che hanno fatto irruzione in classe schiaffeggiandolo per punirlo di una nota messa
poco prima ad una sua studentessa che, arrivata in ritardo, disturbava con il suo comportamento la lezione.
Ho parecchi ragazzi in palestra, fanno le superiori, mi raccontano come in molti istituti scolastici oramai siamo al far west.
Insegnati insultati nel bel mezzo di una lezione, furti ad ogni pie' sospinto, aule chiuse a chiave durante gli intervalli per evitare che qualcuno entri e faccia razzie di tutto.
Questo senza contare il bullismo vero e virtuale, le minibande che scorrazzano nei corridoi e via discorrendo.
Neanche ai miei tempi si era educande, chi vi scrive era un discreto soggetto ma le eventuali scazzottate si svolgevano tutte al di fuori dalla scuola, quando si entrava nell'istituto si rispettava la sacralita' dello stesso.
Se prendevo una nota, a casa, mi aspettava il resto mentre oggi il
genitore ritiene che il docente abbia perpetuato il delitto di lesa maesta' redarguendo il fenomeno di casa, non sono rari i casi in cui si passa alle vie di fatto come e' accaduto a Bari.
Un paio di miei colleghi con cui ho fatto l'Isef, insegnati di educazione fisica nelle scuole, parcheggiano a 3 isolati dall'istituto perche' si sono gia' ritrovati le auto rigate o le gomme bucate.
A questo siamo.
Del resto la scuola e' lo specchio della societa' in cui viviamo, coi social e tutto il resto.
Come si puo' pretendere che sia formativa se il legame che la legava alle famiglie e' stato brutalmente troncato dal tipo di
societa' che abbiamo messo in piedi?
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A few days ago I was reading the news that, in Bari, an economics teacher was attacked in the classroom by 2 people who broke into the classroom slapping him to punish him with a mass note
shortly before to one of his students who, arriving late, disturbed the lesson with her behavior.
I have several boys in the gym, they are in high school, they tell me how in many schools we are now in the far west.
Insulted teachers in the middle of a lesson, thefts at every turn, locked classrooms during breaks to prevent anyone from entering and raiding everything.
This is without counting the real and virtual bullying, the mini-bands running around in the corridors and so on.
Not even in my time was educated, the writer was a fair subject but any fights took place all outside the school, when you entered the institute you respected the sacredness of the same.
If I took a note, at home, the rest was waiting for me while today the
parent believes that the teacher has perpetuated the crime of injured majesty by scolding the phenomenon of home, there are not rare cases in which one passes to the streets as it happened in Bari.
A couple of my colleagues with whom I did the Isef, teachers of physical education in schools, park 3 blocks from the institute because they have already found their cars scratched or punctured tires.
At this we are.
After all, the school is the mirror of the society in which we live, with social networks and all the rest.
How can we expect it to be formative if the bond that bound it to families has been brutally severed by the type of
company we set up?