6/7/2021
Ci ha lasciato Raffaella Carra' a 78 anni dopo una breve malattia di cui quasi nessuno sapeva nulla.
Se ne va' un altro pezzo della nostra storia non soltanto televisiva.
Questa bella romagnola senza peli sulla lingua fu la prima a mostrare l'ombelico in tv, sdoganando nell'Italia parrocchiale e bigotta quello che fino a quel momento era un tabu'.
Faceva parte di quella rara categoria di artiste che sapeva fare tutto, professionista al 200%, partita dalla gavetta e' diventato un volto amato da tutti noi, non regge alcun confronto con chi tenta difare tv oggi con risultati spesso miserandi.
Ciao Raffa.
Questa sera semifinale degli europei di calcio, giochiamo contro la
Spagna, non sara' una passeggiata di salute ma possiamo batterla.
Loro son l'ombra di quelli che erano e noi giochiamo bene, dobbiamo solo aver pazienza senza farci irretire dal loro oramai datato tiki taka.
Spero che per le 20.30 tutti i clienti della palestra si siano gia' allenati per poter raggiungere i miei Villans per la consueta spaghettata con rutto libero come e' stato per ogni nostra partita in questa competizione.
Voglio rassicurare tutti coloro che dovranno fare il secondo vaccino Pfizer, leggenda narra che dovrebbe essere piu' invasivo del primo, in realta' almeno per me non e' stato cosi'
Mi sono solo abbioccato alla sera durante Inghilterra-Ucraina ma forse era la partita ad essere noiosa e non io sbacalito.
Di fatti di cronaca non posso non stigmatizzare, per quello che vale, quanto e' successo nel carcere campano dove i secondini massacravano di botte i detenuti.
Il G7 di Genova, il caso Cucchi ed altri vergognosi episodi evidentemente non hanno insegnato nulla visto che una piccolissima parte di gente in divisa continua ad abusare delle proprie prerogative.
Oggi si ritrova il Toro, Cairo ha fatto fuori praticamente tutta la dirigenza ed e' arrvato solo un portiere, per ora.
Saluti.
"Le persone migliori possiedono sensibilità per la bellezza, il coraggio di rischiare, il rigore di dire la verità, la capacità di sacrificio.
Ironia della sorte, le loro virtù le rendono vulnerabili; sono spesso ferite, talvolta distrutte."
-Ernest Hemingway