Text in English will follow
Mi ero ripromesso di non scrivere più articoli a proposito di un'innominabile azienda in amministrazione straordinaria ma devo iniziare con una veloce premessa: ho letto un articolo su affaritaliani.it che mi vede in qualche modo d'accordo con quanto riportato.
Come probabilmente saprete, da qualche anno oltre alla scuola di volo mi occupo di questioni internazionali legate più o meno direttamente al mondo dell’aviazione.
Da tempo infatti nei consessi ultracosmopoliti, piuttosto numerosi qui a Montecarlo, si parla di ripartenza e dopo-CoViD: nonostante le difficili previsioni sugli scenari futuri c'é sicuramente la possibilità di fare da subito qualcosa di concreto.
Da parte mia c'é stato anche un paio di anni fa un tentativo in prima persona di richiesta di accesso per rilevare a prezzo di mercato la baracca di cui sopra (di cui anche per pietà non farò mai più il nome) ma senza alcuna risposta da parte del governo di allora.
Sicuramente avremmo il know how per gestire una ripartenza, però io ora non ho più alcun interesse in merito e nemmeno particolare fiducia nel settore.
Ho però notato che c'é stato comunque un progetto che ritengo interessante: https://www.affaritaliani.it/economia/alitalia-caro-draghi-ci-penso-io-firmato-flavio-robert-paltrinieri-723366.html.
Più informazioni sugli attori coinvolti sono qui: https://www.affaritaliani.it/economia/alitalia-spuntano-i-capitali-americani-prime-aperture-dei-sindacati-721695_pg_2.html?refresh_ce
Il piano può funzionare ma oltre a quello che già scrivevo a suo tempo qui - @omodei/compagnieaereeundisastroannunciato-airlinesaforecasteddisasterita-en-8v5frnz30q - occorre fare i conti da subito con il "single man cockpit environment": tra una decina di anni sui voli di linea ci sarà finalmente un solo pilota a bordo e probabilmente tra venti i voli saranno automatici e controllati da terra.
Non credo che le stime di una grande richiesta di piloti (e di copiloti in particolare) nel prossimo futuro, propinate fino a poco fa dai costruttori, siano veritiere.
Serviranno invece i comandanti ma dovranno essere giovani e per quanto possibile esperti di sistemi complessi.
Caratteristiche come queste sono molto difficili da trovare.
Se non si saprà integrare una strategia opportuna in questo senso nessun piano potrà avere respiro per più di pochi anni e il sistema sarà destinato, ancora una volta, a fallire.
I had promised to myself to not write again about a famous company in the Italian equivalent of “chapter 11” and so I have to start with a quick premise: I read an article on www.affaritaliani.it and I have to admit that I fully endorse what they reported. (I'm sorry for the English speaking readers but the links below will point to Italian only pages, anyway Google Translate is generally very effective).
As you probably know, for some years now, in addition to flying schools, I have been dealing with international issues more or less directly related to the world of aviation.
For some time, in the ultra-cosmopolitan “fora” (yes, a Latin world that means “forums”), quite numerous here in Monte Carlo, world class experts are talking about restart and "after-CoViD": despite the difficult predictions on future scenarios, there is certainly the possibility of doing something concrete immediately.
A couple of years ago, there was also a first-person attempt by me and my Company in order to take over the aforementioned business at market price but it ended without any response by the government of the time.
Surely we would have the know-how to manage a restart, but now I no longer have any interest in this and not even particular confidence in the industry.
However, I noticed that there was still a project that I consider interesting: https://www.affaritaliani.it/igianato/alitalia-caro-draghi-ci-penso-io-firmato-flavio-robert-paltrinieri-723366.html .
More information on the actors involved can be found here: https://www.affaritaliani.it/ economy/alitalia-spuntano-i-capitali-americani-prime-aperture-dei-sindacati-721695_pg_2.html?refresh_ce
The plan can work but in addition to what I already wrote here - @omodei/compagnieaereeundisastroannunciato-airlinesaforecasteddisasterita-en-8v5frnz30q - people need to deal immediately with the "single man cockpit environment ": in about ten years, on scheduled flights, there will finally be only one pilot on board and probably in twenty years the flights will be fully automated and controlled from the ground.
I don't think that the estimates of a large demand for pilots (and co-Pilots in particular) in the near future, served uprecently by the manufacturers, are true.
Instead, commanders will be needed but they will have to be young and as far as possible trained in a technologically advanced environment.
Features like these are very difficult to find.
If we do not know how to integrate an appropriate strategy in this sense, no plan will be able to work for more than a few years and the system will be destined, once again, to fail.